A quarant'anni dalla nascita, Luminol Records pubblica l'ottavo album della storica rock band campana. Tante influenze in un lavoro interamente strumentale, con vari ospiti e il contributo di Cristiano Roversi
NOTTURNO CONCERTANTE
Distressed Colours
Luminol Records 2024
14 tracce | 46.48 min.
«In questo nuovo disco qualcosa del Notturno Concertante di quarant'anni fa c’è ancora. L’interesse per una musica più complessa, non banale o scontata, l’idea che la musica possa essere un mezzo di ampliamento dei propri orizzonti culturali con la contaminazione di vari generi e, soprattutto, c'è quello che davvero non è mai cambiato nel corso degli anni: la libertà di fare quello che più ci piace, senza condizionamenti di produttori che pontificano su cosa fare e cosa non fare con esiti spesso discutibili. L'aspetto della libertà ha i suoi pro e contro, ma a nostro modesto giudizio i primi prevalgono sui secondi».
Musica non banale né scontata, strumento di conoscenza e arricchimento, veicolo di contaminazione tra generi e soprattutto insopprimibile espressione di libertà artistica. Questo è il contenuto di Distressed Colours, il nuovo album della storica band Notturno Concertante, ancora una volta con Luminol Records e soprattutto con una proposta musicale diversa da quella degli esordi del 1984 ma legata a quello spirito di ricerca e libertà. Distressed Colours è l'ottavo album del Notturno Concertante, il primo con una nuova formazione in trio, ossia i fondatori Lucio Lazzaruolo e Raffaele Villanova, insieme al batterista Francesco Margherita – già nel precedente album Let Them Say del 2020. Con loro alcuni ospiti come il clarinettista albanese Defrim Mala, il tastierista americano Jack Julian, la violinista russa Nadia Khomoutova, il sassofonista greco Spiros Nikas e Gianluca Milanese, flautista ben noto per le sue collaborazioni con Riccardo Muti, Alirio Diaz, Richard Sinclair, Phil Miller, Franco Battiato, Lucio Dalla, Joe Zawinul e altri. Partecipazione speciale di Cristiano Roversi (Moongarden, Massimo Zamboni, John Wetton), che ha suonato basso e stick, oltre ad aver realizzato il mastering finale dell’album.
Dopo il successo nazionale ed estero di Let Them Say (ad es. su Spotify in Olanda è stato nella classifica dei titoli più ascoltati), il nuovo album strumentale del Notturno spazia tra diverse influenze mantenendo un equilibrio costante grazie a un tessuto musicale coeso: 14 brani con un'ispirazione che spazia dalla musica etnica all'elettronica, dal rock alla musica classica, un incrocio di generi nella migliore tradizione della band campana. Per le registrazioni sono state utilizzate due chitarre classiche (costruite da un famoso liutaio italiano), suonate in maniera creativa e integrate da un drumming eclettico ed energico. Strumenti acustici convivono con synth e pianoforte, il sound è nitido e potente e nonostante si tratti di uno strumentale il Notturno Concertante ha cercato un approccio più diretto e meno riflessivo, cesellando con attenzione l’intreccio dei vari suoni in modo da realizzare un prodotto equilibrato, gradevole, mai banale o risaputo. L’artwork è opera di Raffaele Villanova, autore di un lavoro grafico che fa riferimento ai “colori angosciati” della title-track, individuati in un insieme di migranti in rotta verso una sperata salvezza, ma in realtà con nessuna certezza per il futuro.
«Commercialmente, soprattutto in Italia, le potenzialità di una proposta senza cantato sono poche; artisticamente sono illimitate. Siamo assolutamente d’accordo con l’affermazione che la musica strumentale ha il vantaggio di lasciare all’ascoltatore la possibilità di interpretarla secondo il proprio stato d’animo. Sin dalle primissime demo abbiamo registrato musica strumentale (la nostra prima release ufficiale fu un brano strumentale in una compilation curata da un giovane Steven Wilson) e quella strumentale è la musica che ascoltiamo più volentieri. Distressed Colours è un piccolo personale recap delle nostre influenze musicali, unite alla nostra voglia di sperimentare un po’, per provare a dire qualcosa di non scontato. E comunque qualcosa di piuttosto diverso da quanto abbiamo fatto in precedenza».
Raffaele Villanova: chitarra classica, tastiere, basso
Francesco Margherita: batteria
Lucio Lazzaruolo: chitarra classica, tastiere
Defrim Mala: clarinetto
Jack Julian: tastiere
Nadia Khomoutova: violino
Spiros Nikas: sassofono
Gianluca Milanese: flauto
Cristiano Roversi: basso e stick
Notturno Concertante:
Luminol Records: