Dal nostro inviato:
Jazz Fest 2020, Roccella Jonica, 22 agosto
Uno dei principali momenti in cui l’Europa ha reso omaggio al rock si è realizzato in un’isola inglese, la Isle of Wight, che ospitò dal 1968 al 1970 un festival che ha marcato la storia delle controculture giovanili del secolo scorso. L’ultima edizione è stata immortalata nel documentario «Message to Love». Questo titolo è stato prescelto dal giornalista Donato Zoppo per una produzione originale che ha visto la luce per la prima volta a Roccella.
Un quintetto rock denominato Working Band (Sacha Barbato, voce e chitarra acustica; Giampaolo Capone, chitarra elettrica; Daniele Pescatore, tastiere; Diego Ruggero, basso elettrico; Simone Paglia, batteria), la voce narrante di Zoppo, chiara, assertiva e documentata, e l’entusiasta ospite Luca Aquino hanno ricordato, con il commento di immagini proiettate, quell’evento determinante che vide il passaggio dal rock sanguigno degli anni Sessanta a quello dei Settanta, che avrebbe contenuto nuovi fermenti grazie anche all’avvento del progressive. Un rock agguerrito e determinato, affidato nella parte vocale a Barbato e agli assolo della chitarra di Capone, condotto con determinazione dalla solida band, che ha lasciato ampio spazio a un Aquino tecnicamente travolgente, spaziando da brani hendrixiani ai Doors, ai Moody Blues, a Miles Davis, a Sly & The Family Stone.
Tutt’altra atmosfera con «Cantautrici»: un trio di note cantanti e autrici protagoniste della musica leggera italiana, Rossana Casale, Grazia Di Michele e Mariella Nava, spalleggiate da un quintetto acustico (Ermanno Dodaro, contrabbasso; Emiliano Begni, pianoforte; Francesco Consaga, sax soprano e flauto; Fabiano Lelli, chitarra acustica, Andy Bartolucci, batteria), ha presentato una carrellata dei loro successi, ritagliandosi anche dei momenti per le voci singole, nei quali la consuetudine più vicina al mondo del jazz della Casale ha avuto modo di fare risaltare le qualità del gruppo.
A loro merito va anche l’aver ospitato prima della loro esibizione un giovane talento locale, la calabrese Ida Scarlato, che ha cantato due proprie composizioni accompagnata dal pianista Giuseppe Santelli. Da citare anche l’encomiabile sostegno a Emergency delle tre artiste che non si sono risparmiate nonostante l’ora tarda, eseguendo numerosi brani, tra cui Le ragazze di Gauguin, Brividi, Io e mio padre, Gli amori diversi, Come mi vuoi.
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