Demian Edizioni pubblica il nuovo libro di Stefano Orlando Puracchio dedicato al leggendario chitarrista ungherese amato da Carlos Santana. Con interviste a Lee Ritenour, Lino Patruno, Doug Payne e tanti altri
Gábor Szabó: in libreria il jazzista dimenticato
GÁBOR SZABÓ
IL JAZZISTA DIMENTICATO
Stefano Orlando Puracchio
(Demian Edizioni - distr. LibroCo)
224 pagine, euro 15.00
«In molti ritengono che Szabó non sia degno di sedersi al tavolo dei 'grandi' del jazz. Forse al tavolo principale, al tavolo dei vari Coltrane, Davis, Peterson, Mulligan... no. Tuttavia, è presente allo stesso banchetto, magari seduto a capotavola di un tavolo secondario».
Sono le parole di Stefano Orlando Puracchio, autore di Gábor Szabó - il jazzista dimenticato, il primo libro italiano dedicato alla leggenda del jazz Gábor Szabó, pubblicato da Demian Edizioni il 26 febbraio 2022, a quarant'anni dalla sua scomparsa.
Amato da Carlos Santana, Bobby Womack, Gary McFarland, Chico Hamilton, Lena Horne e tanti altri giganti del jazz e del rock, Gábor Szabó è lo storico chitarrista ungherese che, grazie al suo stile riconoscibile e suadente, alla sua miscela di jazz, rock e tradizione magiara, ha contribuito agli sviluppi del jazz tra anni '60 e '70. Canzoni come Gypsy Queen (resa popolarissima da Santana) e Breezin' (da lui interpretata nel 1971, cinque anni prima della versione di successo di George Benson), album come Spellbinder e High Contrast hanno segnato gli anni ‘60 e ‘70. Tra jazz, funk, rock, folk, easy listening e ricerca, Szabó ha omaggiato figure come Beatles e Burt Bacharach, attraversando intensamente il breve tempo che ha vissuto. Scomparso quarant'anni fa, poco prima di compiere 46 anni, Szabó ha lasciato un patrimonio musicale straordinario.
Gábor Szabó nacque a Budapest nel 1936, a vent'anni lasciò l'Ungheria per studiare alla Berklee School of Music avviando così una straordinaria carriera con colossi quali Chico Hamilton, Gary McFarland, Cal Tjader, poi collaborando con Paul Desmond, Lena Horne, Ron Carter e Bobby Womack. Morì il 26 febbraio 1982 nella sua Budapest dopo aver pubblicato una trentina di album, tra lavori solisti e collaborazioni.
Stefano Orlando Puracchio ha ricostruito la storia di Gábor raccogliendo anche pareri e contributi di musicisti, giornalisti e addetti ai lavori (Lee Ritenour, Lino Patruno, Toni Fidanza, Donato Zoppo, Csaba Deseő, Sandro di Pisa, Doug Payne, Guido Saraceni, Manuela Romitelli), con la prefazione di Vincenzo Melchiorre Ricci. Questo libro racconta la vicenda del chitarrista magiaro affinchè non sia più “il jazzista dimenticato”. Il libro è disponibile sui principali store online, su ordinazione dal libraio di fiducia, direttamente dall’editore scrivendo a info@edizionidemian.it. In questo ultimo caso verrà applicato uno sconto del 20% sul prezzo di copertina.
Giornalista e scrittore, Stefano Orlando Puracchio divide il suo tempo tra l'Abruzzo e l’Ungheria. Ha scritto tre apprezzati libri dedicati al rock progressivo tra il 2014 e il 2016; dal 2019 al 2021 ha pubblicato la trilogia narrativa Io e il Signor Oz. Nel 2021 ha scritto un instant-book sul fenomeno di internet Domenico Bini, arrivato al primo posto della classifica Amazon dei libri più venduti nella categoria “Storia e critica della musica”, ha ricevuto una menzione speciale al merito al II Premio Internazionale Fëdor Dostoevskij®.
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