Aereostella pubblica l'album d'esordio del tastierista dei Barock Project: un lavoro lontano dal progressive, ideato e realizzato in solitudine durante il lockdown, all'insegna della varietà di generi
One: il debutto solista di Luca Zabbini!
LUCA ZABBINI
One
[11 brani | 47.29]
Immaginifica/Aereostella
Distr. Self | digital Pirames International
«Se fossi un attore e dovessi sempre recitare lo stesso ruolo mi stancherei».
È lapidario Luca Zabbini, ma questa sua dichiarazione introduce in maniera diretta ed efficace One, il suo disco di debutto da solista. Pubblicato da Aereostella/Immaginifica, One è un lavoro in cui il fondatore e tastierista dei Barock Project rivela ancora di più il suo profondo e totalizzante amore per la musica, prendendosi il tempo e lo spazio per una sequenza di canzoni lontane dal progressive della band. Il musicista infatti afferma: «Non mi piace ricalcare le cose passate, è una cosa dalla quale cerco di stare alla larga il più possibile. L’ho fatto in passato ma da un po’ di tempo cerco di evitarlo categoricamente. One è esattamente un lavoro parallelo alla mia esperienza in campo progressive, una finestra che mi sono aperto per poter permettermi di dire che non faccio soltanto prog, ma mi piace fare tanta musica diversa».
Nato nel 1984 in una famiglia di musicisti che lo avviano all'ascolto e allo studio sin dalla tenera età, Luca Zabbini comincia a suonare in gruppo a undici anni: a diciannove fonda i Barock Project, divenuti una delle prog band italiane più seguite e apprezzate all'estero. Come compositore ha scritto moltissimo, dal jazz alla classica, dalle composizioni per piano e orchestra al rock. I suoi autori classici preferiti sono Bartòk, Prokofiev, Rachmaninoff, Ginastera ma principalmente J.S.Bach. Uno dei suoi autori pop-rock più amati è Paul McCartney, tra gli ispiratori di One: «McCartney è sempre stato uno dei miei più grandi punti di riferimento per quanto riguarda a mio giudizio uno degli elementi più importanti in musica: la melodia. Di Paul ho sempre apprezzato il fatto che sapesse scrivere delle cose di una semplicità disarmante, ma allo stesso tempo dotate di una raffinatezza inarrivabile. Ho nel cuore anche Elton John, Billy Joel, Eric Clapton, Cat Stevens, tutti artisti che si usava ascoltare in casa quando ero piccolo».
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