martedì 19 giugno 2018

Giovedì 21 giugno: TENEDLE alla Festa Europea della Musica a Livorno!

Giovedì 21 giugno in occasione della Festa Europea della Musica il musicista fiorentino, di stanza in Olanda, torna in Italia. Canzone d'autore contemporanea ed elettronica, un concerto che evoca messaggeri dei sogni e medioevo futuro  
Traumsender: Tenedle a Livorno con il suo pop alieno ed espressionista!



Giovedì 21 giugno 2018
ore 21,00
Mercato Centrale
Livorno 


TENEDLE
in concerto
alla Festa Europea della Musica



Torna in Italia per la Festa Europea della Musica del 2018 Tenedle, il musicista fiorentino da anni residente in Olanda, che ha da poco pubblicato il nuovo disco TraumsenderGiovedì 21 giugno Tenedle sarà al Mercato Centrale di Livorno in concerto per la Festa Europea della Musica. Con la data livornese inizia ufficialmente il Traumsender Short Italian Tour, un'occasione imperdibile per vedere in azione uno dei talenti più originali e singolari del panorama indipendente italiano, con il suo settimo album.

«L'Espressionismo - cinema, pittura e arte del primo Novecento - è stata un'altra delle mie grandi passioni giovanili e ultimamente sembra che abbia preso l'abitudine di render omaggio alle cose che mi hanno cambiato la vita. In realtà sono anni che avevo il desiderio di realizzare una versione teatrale de Il gabinetto del dottor Caligari ma era una follia visionaria, nessuno potrà mai essere all’altezza di ricreare quel film, cosi mi sono limitato a circondare la musica di Traumsender con un concept visuale, grafico ed emotivo che ricreasse in parte certe ambientazioni, una dedica comunque».  Alieno ed espressionista, elettronico e melodico, onirico e concreto, l'avant-pop di Tenedle colpisce ancora con Traumsender, che esce a due anni di distanza da Odd To Love, l'album di omaggio a Emily Dickinson. Dimitri Niccolai, meglio noto come Tenedle, parte da uno spunto extramusicale come l'Espressionismo, la sua avventura artistica non separa la musica dalle altre aree del sapere ma si sviluppa come un tutt'uno, all'insegna della curiosità, dell'indipendenza artistica, del connubio tra comunicazione e ricerca, tra linguaggio di massa e sperimentazione.



Ideale anello di congiunzione tra David Bowie e Beatles, tra certo synth-pop di metà anni '80 e quell'eclettismo ricercato e sofisticato alla David Sylvian, il pop colto, visionario e cinematografico di Tenedle trova in Traumsender una nuova, entusiasmante, definizione. Intriso sì di Espressionismo, Traumsender prende anche spunto da una sorta di "Medioevo futuro". Il titolo ('Traumsender' significa 'speditore di sogni') proviene dalla lettura di L'immaginario Medievale di Jaques Le Goff, nel quale il termine viene menzionato due volte sole nella stessa pagina, una breve citazione, pochissime righe, quasi una visione nel libro stesso. Il sogno, il clima onirico e surreale, l'esaltazione dell'aspetto emotivo rispetto al dato razionale penetrano fortemente nella composizione dei tredici brani, che Tenedle affronta con un approccio da regista o da pittore, più che da musicista. 

L'immaginario interiore dà forma al songwriting che di brano in brano mostra vari volti, spettrale e seducente, sinuoso e pienamente melodico. Nonostante i pezzi diano voce a un panorama intimo e personale, Traumsender è un disco di squadra, di gruppo, con la partecipazione di musicisti come Debora Petrina, Susanna Buffa, She Owl - Jolanda Moletta, Laura Taviani, Edoardo Bacchelli, Bert Lochs e Gabriele Marconcini, coinvolti in un incrocio di suoni ed esperienze che rende Traumsender un mosaico, più che un disco solista. «Per realizzare dischi speciali ci vogliono artisti speciali. In genere non scrivo in compagnia e non amo neppure condividere troppo presto il processo di produzione, ma a un certo punto ci sono canzoni che chiamano voci, strumenti, e devo assolutamente seguire quei “richiami”. Per fortuna sono circondato e continuo ad incontrare meravigliose persone e artisti fuori dalla norma, che continuano a farmi splendidi doni con la loro presenza». 



«In Italia non abbiamo premi dedicati a musicisti che hanno fatto elettronica o “altro” e soprattutto siamo davvero troppo “vecchi” e legati ai “genere”. Eppure con gli artisti stranieri non ci creiamo troppi problemi di genere. Io di sicuro non sono il tipico cantautore italiano, in Italia sono un “alieno” - non il solo intendiamoci, ma sono differente, altro. Se invece vogliamo considerare Peter Gabriel, David Sylvian, Bowie, Battiato o Bjork cantautori, allora sì, lo sono».


Prossimi appuntamenti:
Traumsender Short Italian Tour

Martedì 26 giugno
Nova Radio Firenze
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Giovedì 28 giugno
Showcase presso Yellow Records (Firenze)
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Venerdì 29 giugno 
Le Murate - Firenze Suona rassegna dell’Estate Fiorentina 2018


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