Venerdì 26 marzo in diretta, sabato 27 e domenica 28 in differita, la brillante formazione folk-rock toscana presenta in concerto il nuovo album nella rassegna #Teatrodigitale del Teatro Nuovo di Pisa
Il pane e la sassata: la Serpe D'Oro live in streaming!
IL PANE E LA SASSATA
LA SERPE D'ORO LIVE STREAMING
al
TEATRO NUOVO DI PISA
Venerdì 26 marzo
h. 21.30 - diretta:
Sabato 27 marzo
h. 21.30 - differita:
Domenica 28 marzo
h. 19.00 - differita:
Evento FB:
Un imperdibile appuntamento dal vivo a distanza con La Serpe D'Oro: la formazione presenterà in diretta streaming venerdì 26 marzo alle 21.30 - in differita sabato 27 e domenica 28 - il nuovo album Il pane e la sassata. E' un'occasione importante per il gruppo toscano, presente alla rassegna di marzo #Teatrodigitale del Teatro Nuovo di Pisa, il quale di fronte alla chiusura al pubblico delle sale teatrali risponde con un progetto di spettacoli interamente in digitale, grazie al quale gli spettatori potranno assistere agli spettacoli tramite dirette streaming di qualità effettuate dal palco del teatro. Biglietto gratuito con prenotazione.
Il pane e la sassata (L'amore... è come l’ellera?) sarà al centro dello spettacolo del 26 marzo sul palco del Teatro Nuovo di Pisa. Uno show in cui La Serpe d'Oro si racconterà e rivelerà al pubblico la genesi di questo nuovo disco, uscito a quattro anni di distanza dall'esordio Toscani Randagi. Con Il pane e la sassata il gruppo guidato da Igor Vazzaz rilancia con forza e passione la propria toscanità - «una commistione di suoni acustici ed elettrici, fondamentale per sottrarci a qualsiasi dimensione bucolica, illustrativa, cartolinesca» - all'insegna di un folk contaminato, che accoglie con generosa ospitalità elementi rock, blues, desertici, costruendo un ideale palco sonoro da teatro-canzone.
«Il pane e la sassata è un’espressione piuttosto enigmatica e neppure diffusa in tutta la Toscana: equivale a dire "o bene bene, o male male", ma c’è chi la interpreta pure come un’apposizione di qualcosa di buono (il pane, appunto) subito seguito dal suo contrario (la sassata)». In questo gioco di contrari che dà il titolo all'album, scorrono canzoni attinte dal repertorio popolare toscano, con l'eccezione di alcuni brani che sottolineano la dimensione autorale del gruppo, da Amor la vaga luce (testo tratto dal Decamerone) a Marassi Blues, la Folsom Prison Blues di Johnny Cash reinventata dalla Serpe, da Sfiorisci bel fiore di Enzo Jannacci a Giga di Arcidosso e Taranteretike, due strumentali composti da Vazzaz.
La Serpe D’Oro è nata a Siena nel 2013, un progetto dedicato alla canzone popolare toscana, con la straordinaria figura di Caterina Bueno come riferimento principale. Dopo un'instancabile attività di concerti, che porta il teatro canzone della formazione dalle piazze ai bar, nel 2017 esce il primo album Toscani randagi. Canti d’amore, rabbia e osteria, seguito dai recital Maledetta Toscana. Viaggio cantato per motti e indoli nella regione più amata (e odiata) d’Italia (2017) e D’amore, d’anarchia e di altri virus letali. Canzoni (e passioni) tra la Toscana e Timbuctù (2018). Il tutto con un filo conduttore importante:
«Suoniamo quel che suoniamo non per “salvare” un repertorio: lo facciamo perché i pezzi che scegliamo sono belli, “ci parlano” e vale assolutamente la pena di riprenderli. Affinché ci parli davvero, è assolutamente necessario che il repertorio venga “interrogato” (ossia vivificato) con i suoni e le soluzioni che ci sono affini, nella nostra “lingua musicale”, senza forzarci volendone parlare un’altra. Per noi la canzone popolare toscana è il “nostro blues”, e infatti parla di lavoro, fatica, amore, sofferenza».
La Serpe d’Oro:
Fabio Bartolomei: fisarmonica, percussioni, cori
Jacopo Crezzini: contrabbasso, cori
Andrea Del Testa: mandolino, prispolo, cori
Flavio Iacopi: violino
Igor Vazzaz: voce, chitarre, ghironda
Daniele Ghilardi: cajon, chitarra acustica e didgeridoo
La Serpe d'Oro:
Teatro Nuovo Pisa:
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