martedì 26 novembre 2024

Psychowatermelon: il viaggio nel suono di Alex Savelli e Tommaso Michienzi

 Si intitola 'Ghostpiracy' il nuovo album dei due musicisti. Un esperimento visionario tra rock, psichedelia, elettronica vintage e musica cosmica, che celebra un grande amore per la musica libera. Ospite il performer vocale Luca Fattori 


PSYCHOWATERMELON
Ghostpiracy
2024
12 tracce, 64.30 min.




Il multiforme ingegno musicale di Alex Savelli. Lo abbiamo trovato tra jazz e improvvisazione anni '70 con Massimo Manzi nel 2019, con i Nostress nel 2000 all'insegna delle grandi rock song con spazi strumentali, nel 2021 nel progetto Italian Kidd con Ivano Zanotti e un parterre di grandi ospiti in una sorta di disco-festival tutto italiano. A qualche anno di distanza da questi progetti il fondatore dei Pelican Milk è tornato insieme a un antico partner, Tommaso Michienzi, con una proposta completamente diversa: Psychowatermelon

Savelli e Michienzi si incontrarono per la prima volta nel 2005 in occasione delle session di improvvisazione di Pelican Milk e Ares Tavolazzi che avrebbero dato vita alla colonna sonora di Ultima cena tra le nuvole (prodotto da Ass. Le Nuvole e Pocart sull'ultima cena di Pasolini). Ad unirli fu la comune passione per il rock, la psichedelia, lo space rock, l'elettronica, l'umorismo, il cinema, le colonne sonore e tanto altro, e gli stessi interessi li accomunano ancora oggi. Nel corso degli anni Alex e Tommaso si sono dedicati all'improvvisazione suonando molto in studio, realizzando colonne sonore e partecipando alla produzione di vari dischi tra cui Gettare le basi di Savelli e Manzi, Doing Nothing di Savelli e Nostress, L'onda di Antonio Stragapede e altro. Questo lungo percorso li ha condotti alla fondazione del progetto Psychowatermelon, che finalmente debutta con Ghostpiracy.





Immersi nel loro amore per la psichedelia, per il rock cosmico degli anni '60 e '70, per gli affreschi strumentali nei quali perdersi e ritrovarsi, per un'idea antica ma oggi più che mai rivoluzionaria di rock suonato con umanità e fragranzaAlex Savelli e Tommasi Michienzi hanno immaginato un disco che potesse dare voce alle loro passioni e hanno messo in campo i propri strumenti: chitarre, bassi e corde vocali il primo, la collezione elettronica di synth, theremin, plugins ed altri giocattoli magici il secondo. Determinante è stato il contributo di un giovane batterista di talento, Andrea Lamb D'Aniello, che ha impresso una svolta al materiale già imbastito. Invitato a suonare su loop o sequenze molto spartane, il batterista si è dovuto immaginare delle dinamiche, delle evoluzioni e degli scenari che erano appena accennati; successivamente molti di quei riferimenti minimal sono stati completamente abbandonati e il duo ha lavorato su quello che il batterista aveva creato. Un modo insolito di comporre e produrre che ha dato grande libertà di espressione a Ghostpiracy, masterizzato da Pino Salviati. 

L'unico ospite di Ghostpiracy è il performer vocale Luca Fattori, che in Aliens On Piano ha interpretato un alieno che trova un pianoforte. I mixaggi sono stati curati dal duo, così come i titoli evocativi dei brani che hanno richiesto lunga meditazione e confronto, vista la natura principalmente strumentale di Ghostpiracy. Tra brani mutevoli e spericolati, con echi di Pink Floyd, kraut rock, elettronica vintage, progressive eretico e furore psichedelicoGhostpiracy è un grande omaggio alla libertà della musica. 






Ghostpiracy:
1. Survivor Tales
2. Barbarian Dreams
3. Ghostpiracy
4. Meanwhile
5. Monkey Business Culture Club
6. Vintage Future
7. Primal Chase
8. Lazy Blades and the Gummy Forest
9. The Visionaire
10. Factchekers Summer Camp Explosion
11. Moonset Boulevard Martini
12. Aliens on Piano feat. Luca Fattori

Psychowatermelon

lunedì 18 novembre 2024

Pathway to Hamlet’s Mill: il ritorno dei Blacksmith Tales!

 Immaginifica di Aereostella pubblica il secondo album del sestetto, artefice di un potente e versatile heavy-prog. Un concept ispirato al Mulino di Amleto e alla rilettura del mito


BLACKSMITH TALES
Pathway to Hamlet’s Mill
8 brani, 45.46 min. 
Aereostella | Immaginifica | Self (distr. fisica), Pirames (distr. digitale)




«Le radici del progetto Blacksmith Tales sono nate negli anni ‘90, quando avevo già scritto al pianoforte le basi di quasi tutti i brani che compongono il concept del primo disco The Dark Presence, ispirati alle numerose letture di quel periodo»: così afferma David Del Fabro, il quale per diverso tempo ha suonato in cover band di Rush, Genesis, Pink Floyd, Kansas, Gentle Giant. Dopo anni di inattività, lo stimolo per fissare e registrare in modo definitivo i brani è arrivato con la paternità, in seguito alla quale David ha interpellato Luca Zanon per una possibile collaborazione, raccogliendo un immediato entusiasmo. Con il coinvolgimento di alcuni validi musicisti con cui lavora nascono così i Blacksmith Tales. Il nome è uno dei giochi di parole tanto cari a David, inventato però da Luca, che gioca con il suo cognome, Del Fabro: Blacksmith significa, appunto, fabbro.

A tre anni di distanza dal debutto The Dark Presence, anch'esso con AereostellaPathway to Hamlet’s Mill è il secondo disco del gruppo guidato da David Del Fabro che, come nel precedente, ha curato il concept, la musica e i testi. Tema e filo conduttore dell’album è il libro Il Mulino di Amleto di Giorgio de Santillana e Hertha von Dechend, che tratta in modo rivoluzionario il mito in quanto forma di perpetuazione delle conoscenze degli antichi e della struttura del tempo. Un tempo non più lineare e consequenziale ma scandito da cicli e fatalità scritti nel cielo (Dance of the Stars), in un vortice che ritorna su sè stesso e macina il tempo (Key to the Temple). Prosegue il viaggio di The Dark Presence, mantenendo forte il legame con la cultura dell’antico Egitto, che si arricchisce di nuove sfumature e significati. Ogni traccia, a eccezione di Interlude, è accompagnata da una breve citazione che funge da introduzione e fornisce la chiave per la lettura e l’interpretazione del testo. Un’interessante novità è rappresentata dalla ballata C’è casa a trenta miglia, cantata in italiano, in cui le memorie malinconiche dell’autore per la fanciullezza che non può tornare si fondono con la visione del possibile futuro.




 La formazione vede l’ingresso alla voce di Stefano Sbrignadello e alla batteria di Simone Morettin mentre si confermano nella line-up Beatrice Demori alla voce (e curatrice della evocativa immagine di copertina), Marco Falanga alle chitarre e basso, Luca Zanon alle tastiere e Synth, infine lo stesso Del Fabro al pianoforte. Il sound si presenta compatto e la produzione curata e pulita, grazie anche all’efficace drumming di Morettin e al contributo di Zanon e Falanga per gli arrangiamenti. 

BLACKSMITH TALES:
Stefano Sbrignadello: vocals 
Beatrice Demori: vocals 
Marco Falanga: guitars, bass guitar 
Luca Zanon: keyboards and synth 
David Del Fabro: piano 
Simone Morettin: drums 

Pathway to Hamlet’s Mill
1 Hamlet's Mill Overture
2 Key to the Temple
3 C'è Casa a 30 Miglia
4 The Flame Within
5 Interlude: a Guide Through the Path
6 Descent of God
7 The Pendulum
8 Dance of the Stars

Blacksmith Tales: 

Aereostella: 

giovedì 14 novembre 2024

A Large Space In A Small Room: la musica da viaggio di Noklan! Dal 23 novembre